Paolo Levi

Volume d'Arte "Luci e Ombre"

 

Nelle tele della pittrice Lucia La Sorsa, si respira un'atmosfera di serenità. Si direbbe quasi che l'artista abbia trovato il segreto per vivere in armonia con la natura. La Sorsa, autodidatta di formazione, ha iniziato a dipingere in anni recenti, ma dimostra di avere acquisito approfondite conoscenze tecniche.

La giovane artista tarantina non è un'impulsiva, le sue opere sono frutto di studiata meditazione, e in esse nulla è lasciata al caso.

Le farfalle sono una presenza costante e significativa nelle sue tele, denotandosi come cifra stilistica del tutto originale.

La farfalla è animale simbolico: le sue forme armoniose e suggestive, i colori variegati delle sue ali e la sua straordinaria metamorfosi sono dati che colpiscono la fantasia, e suscitano riflessioni connesse alla crescita spirituale, alla sublimazione delle passioni umane.

Nelle opere "La Galassia delle Farfalle" e "Vortice di Farfalle", l'artista indugia con grande precisione sui particolari, riuscendo a rendere tutta la bellezza di quelle incantevoli creature. Fa da contrappunto lo sfondo, quasi innaturale e a tratti denso di segni, eseguito con pennellate ampie, decise, spesso acquarellose.

Sembra che l'artista voglia suggerirci, con questo calcolato gioco di contrasti, una riflessione sulla leggerezza delle farfalle in cielo e, in opposizione, sul peso del vivere umano sulla terra.

Lucia La Sorsa trae ispirazione da ciò che quotidianamente la circonda, e da un amore incondizionato per la bellezza.

La tela "la melagrana, le mele cotogne e la Farfalla" è un'opera di grande equilibrio compositivo, che è frutto evidente di uno studio approfondito sulla forma e sul colore, secondo la lezione evidentemente appresa dai maestri che l'hanno preceduta.

Una lezione che la pittrice sa applicare e attualizzare con personale inventiva.  


Carla Grassanno

Libro d'Arte "Ars Gratia Artis"

 

Autrice dotata di grandissima perizia tecnica, votata al  gusto iperrealista e surrealista, guidata da un senso  di delicata eleganza, Lucia La Sorsa promuove nella sua bella opera “Lemon tea” una sensibilità nuova, sottesa da una raffinata linea nostalgica vagamente retrò che cattura e affascina l’estimatore.

La sensibilità dell’artista pone su uno sfondo scuro soggetti a cui la ricchezza di particolari e l’  eleganza chiara delle cromie conferisce una particolare luminosità, una bambola antica dal grazioso volto di porcellana, con l’abito ornato di trine, piccolo e tenero simbolo del sorriso di una bambina innamorata del suo giocattolo più bello, accanto il necessaire per un tè profumato di limone e di nostalgia. Tecnica sapiente ad impreziosire il gusto per la semplicità serena del quotidiano, caratteristiche tante volte riscontrate nelle opere di quest’autrice.

Anche in questa composizione, come in tutte le altre di questa pittrice, vola una  farfalla, simbolo della delicata alchimia che coinvolge l’immagine e l’emozione e che guida le delicate pennellate di Lucia quando si pone di fronte al deserto della tela che attende di prendere vita attraverso la sapienza tecnica, la fantasia, l’anima delle  forme e dei colori.  



Lucia La Sorsa

Armoniosi Cromatismi

 

La pittrice Lucia La Sorsa è dotata di una grande abilità compositiva, arricchita da un'innata propensione all'eleganza ed all'equilibrio pittorico.

I suoi interpreti preferiti sono caratterizzati tutti da un'armonia naturale, spontanea nella formidabile capacità di interpretare l'animo dei personaggi e le sensazioni indotte da ogni oggetto reso sul supporto.

Del talento di questa pittrice abbiamo già parlato, bisogna dunque soffermarsi sulla tavolozza, limpida e vivida di cromie calde e fredde accostate armoniosamente in una tessitura luminosa che enfatizza e corrobora ogni dettaglio.

La stessa che dona dinamismo e movimento, rispettando i canoni delle lezioni del passato rinvigoriti dalla personalità forte ed  estrosa che contraddistingue questa interprete eccelsa del fare arte contemporanea.

Indubbiamente, ancora una volta la creatività assieme alla sensibilità giocano un ruolo fondamentale nella realizzazione di opere che faranno scuola (Dott. Dino Marasà) (Rivista OverArt Gennaio-Febbraio 2012)


Sono rosse e invitanti le ciliegie adagiate in un contenitore trasparente.

Abbondano e cadono ordinatamente anche su un centrotavola candido. È una splendida giornata di sole, una tira l’altra, il tavolo in legno gode della luce che si riflette anche sui frutti. Difficile resistere anche per una farfalla, le sue ali color autunno decidono di fermarsi sulle foglie verdi e di far parte di una natura ancora in fiore. (Alessandra Macchitella, scrittrice)


Sei meline tonde, rosse e verdi si specchiano su un tavolo perfettamente lindo. Nella casa di zia Maria tutto sembra rimasto fermo a un tempo lontano che nella stanza ritorna prepotente. Le foglie verdi ricordano la vita, i colori suggeriscono armonia. È la pace perfetta di un ricordo di infanzia e di una riscoperta adulta. Una farfalla dalle ali gialle vola sulla frutta, natura morta e viva insieme, passato e futuro. (Alessandra Macchitella, scrittrice)


La giovane artista Lucia La Sorsa, sorprende piacevolmente per il percorso in progress che ha compiuto in questi ultimi tempi, studiando e mettendo a frutto le tecniche pittoriche del passato, dalla pittura fiamminga all'iperrealismo. Pulizia dell'ornato, senso delle proporzioni, rispetto delle regole prospettiche fanno dei suoi quadri, piccoli capolavori. (Prof. Giuseppe Santoiemma)

Articolo pubblicato sul Corriere del giorno in data 26/08/2011


La dolcezza del segno e della cromia è la caratteristica principale dell'artista Lucia La Sorsa. Descrive l'oggettività con sincero slancio e forza di sensazioni, riuscendo a regalare sfumature d'anima all'inanimato o ad esaltare i sentimenti degli esseri viventi.

Così bambole, gatti e cavalli posseggono l'identica capacità empatica e la stessa attitudine a comprendere i sentimenti e a viverli con la maggiore naturalezza e intensità possibili. (Dott. Dino Marasà)



Lucia La Sorsa è una giovane pittrice tarantina che in questi ultimi anni sta manifestando sempre più una straordinaria crescita artistica.   Dotata di raffinata sensibilità questa giovane artista comunica sempre attraverso la scelta delle forme e dei colori delle sue tele un senso di grande serenità e compostezza. L’artista rende nella sua pittura l’elaborazione di un forte e tenero legame istintuale con le “cose della natura”, un amore nato nell’infanzia trascorsa a contatto con essa. Nelle sue opere si avverte   la bellezza dell’armonia e dell’equilibrio che deriva da un continuo nutrimento dell’anima attraverso immagini, aromi, suoni, sfumature, che le arrivano direttamente dal cuore della natura in uno scambio affettuoso di spiriti ,è “l’ anima mundi” che si riflette e respira in ciascun essere vivente la cerchi e se ne senta attratto. L’anima della pittrice inoltre si individua ponendosi a ponte tra natura e trascendente , la sua esperienza pittorica si allarga infatti anche a rappresentare immagini sacre rese sulla tela con grande finezza intuitiva e commovente aderenza a stati d’animo che rendono comprensibili ed evidenti, a chi osserva queste composizioni, l’amore di Dio per la Creatura- uomo . (Dott.ssa Carla Grassano)



La natura sempre qui a sorprenderci nel pieno della sua vitalità dove è rappresentata una quotidianità semplice, ma vera sulla quale poggia tanta credenza e simbologia: Vanessa, secondo una credenza è la farfalla che vide Cristo in croce e la sua resurrezione.

La zucca simbolo della rinascita dal mondo dei morti.

Ma l'artista con quest'opera ci restituisce un momento quotidiano, in colori caldi e di trasparenze, un uncontro tra semplice realtà e intima spiritualità e bellezza, sia nelle forme armoniose di un frutto della terra, la zucca, simbolo di rinascita, sia nei battiti di questa farfalla che viene da tanto lontano! (Critico d'arte Pompea Vergaro)


La ricerca pittorica si basa su una moderna sensibilità coloristica unita ad un'attenta visione della realtà circostante e ad un forte legame con il territorio in cui l'artista vive. Si nota nelle sue opere uno scrupolo incessante a rendere quanto più verosimile alla realtà l'artificio iconico della pittura. (Vincenzo Massimillo)


….Bandite le vocianti dissonanze e i giochi di prestigio per riscuotere meraviglia, Lucia riconduce il discorso su un battito d’ali lieve, vibrante di toni, rispettoso delle sfumature, attento ai leggeri passaggi di colore… La realtà viene resa con ricchezza doviziosa di mezzi squisitamente artistici, primi fra tutti la finezza e la verità dell’impostazione dimensionale, la sicurezza penetrante del disegno, la sapienza del taglio e della distribuzione delle cromie. Non si può fare a meno di notare inoltre come un innato senso d’eleganza coordini l’organizzazione dei toni, il passaggio dall’uno all’altro ed alla loro intima armonizzazione. Ogni osservazione pittorica viene vivacizzata da un gioco complesso e raffinato di sfumature che sembrano vibrare in felice sintesi o contrastarsi in un miracoloso senso di misura e di gusto. La pennellata ferma ed energica, piena di colore, tanto da permettere improvvise accensioni di luce denota che l’artista opera all’impronta, sotto l’urgenza di una spinta emotiva essenziale. Così in questa istantanea, quasi inconsapevole adesione al sentimento, al dato naturale, nasce la poesia della nostra pittrice, che trova accenti ed esperienze che trasportano nella dimensione di una gioia pura, perché spontanea e senza riserve. Nelle sue opere si coglie subito, l’intima soddisfazione di chi dipinge per irresistibile impulso, obbedendo alla passione del proprio Io. Indubbiamente La Sorsa sente la pittura, la ama, ci si realizza, vive per essa: le sue tele dicono di questa “Sentimento”. Firma unica, ma estremamente ricca e varia della pittura di La Sorsa è la Farfalla. Ella è attenta, ne percepisce i battiti più deboli, ne penetra il segreto incantesimo e lo ritrae con commossa soddisfazione: ne nascono quadri suggestivi e delle stupende rappresentazioni. Tra l’artista e le Farfalle si instaura un immediato colloquio, fatto di intimità, di confidenza e di un quasi religioso rispetto, aperto eppur raccolto, pieno di interiorità sostanziato di tranquillità in un clima di riposante dolcezza. (Assessore alla Cultura 2012 del Comune di Pulsano Dott.ssa Gabriella Ficocelli).  

 


Le raffinate Nature Morte di Lucia La Sorsa contengono qualcosa di vivo e palpitante…ci pare di immaginare un’agitarsi di ali, leggere, ricolme di polvere di un talco ora argentato, ora dai colori sottratti all’arcobaleno. La teiera, la bambola sembrano essere posate sui nostri salotti, per un incontro conviviale tra amici che amano l’arte…il grappolo di uva tenta il fruitore dell’opera a staccarne un acino e portalo alla bocca tanto l’artista l’ha reso verosimile con la sua magica pennellata..che si va affinando magistralmente ottenendo esiti assolutamente pregevoli e di spessore. (Poetessa Anna Marinelli)


 

 

 

 

 

Recensione critica

della N.D. Baronessa Elisa Silvatici

rilasciata in occasione

della Rassegna d'Arte Contemporanea

"Le Immagini e il Sogno"

 


L'osservare la natura alimenta la sua capacità d'ispirazione, nel catturare la vivacità dei sentimenti sintetizzati dalla sua ricerca.

Una modulazione equilibrata accorda la tavolozza ricca ed armoniosa , che trasmette messaggi di limpida visione evocativa. (Critico d'Arte Prof.ssa Mariarosaria Belgiovine ) 


La tecnica fine e libera da induzioni estetiche di rielaborati già noti, influisce sul circostante ambientale e sulla visione stessa relativa alla trasfigurazione di un risultato esternato oltre le concessioni estetiche di apprezzati legami espressivi. La struttura pittorica realizzata dalla pittrice La Sorsa Lucia, offre al riguardante notevoli sezioni degnamente e con decoroso appressamento delle tinte interposte tra loro, al fine di porre in evidenza tutte le emblematiche revisioni strutturali che un trattato figurativo manifesta, in seguito alla capacità di inserire il soggetto nella dimensione strutturale con energia e liricità. Da tale revisione espressiva, la pittrice Lucia La Sorsa, mostra attenzione alle aperte visioni e ai legami con cui, la natura affiora nelle distese eterne, viste da lei, come il sogno in continua ascesa nel tacito evento dimostrativo e per il cui contesto percettivo, la figura della Santa Vergine, detiene ottimamente l'interpretazione divina del Creato e del suggestivo modello interpretativo, da cui sono eccezionali le svariate interpretazioni delle farfalle che, nella storictà grafica, mettono in rilievo il cardine figurativo del soggetto in relazione ai fatti e alle bellezze naturalistiche, programmate dalla pittrice con semplicità e amore per la vita. (Cav. Flavio De Gregorio, Presidente dell'Accademia Santa Sara, Critico e storico dell'arte)